Per fare chiarezza in questo mare di dubbi ci sono varie accortezze che si possono intraprendere per essere sicuri del compro oro a cui ci si sta rivolgendo. Come in ogni rapporto di compravendita la fiducia fra le parti è determinante alla buona riuscita della negoziazione.
Ecco alcune piccole regole ed accorgimenti che ti aiuteranno nel capire dove e come vendere il tuo oro usato.
Indice dei contenuti
1. Conoscere cosa si sta vendendo è metà dell’opera
Se si conosce bene che oro usato si sta vendendo ci si può informare su tutta una serie di elementi che permettono di essere sicuri di cosa si sta presentando al compro oro.
L’oro ha un valore diverso a seconda della tipologia e della caratura, si parla di 14 e 18 carati a seconda della percentuale di oro a 24 carati presente nell’oggetto, logicamente le quotazioni cambiano per le due diverse tipologie d’oro.
Sempre per essere ben informati bisogna tenere conto delle quotazioni dell’oro del giorno in cui si decide di andare a vendere il proprio oro vecchio, in questo modo se la quotazione che ci viene applicata è molto più bassa di quella sul mercato potremmo rivolgerci ad un altro compro oro.
Un altro elemento importante da tenere presente è il peso dell’oggetto che si sta vendendo, infatti, il prezzo che ci verrà pagato è dato dal peso dell’oro presente per la quotazione. Se a casa si dispone di una bilancia che misura i grammi si può fare una stima approssimativa del peso dell’oro, approssimativa perchè di certo non sarà precisa come quella dell’orafo, ma serve ad avere un peso indicativo dell’oggetto.
2. La bilancia del compro oro: la certificazione una garanzia
Entrando in un compro oro la prima cosa da verificare è la certificazione della bilancia, infatti, per legge i compro oro devono avere una bilancia certificata dalla Camera di Commercio che ne verifica le funzionalità per evitare truffe sulla pesatura.
Se la bilancia dispone di due display, uno dal lato del negoziante e uno del cliente, la Camera di Commercio rilascia al compro oro un bollino verde che serve a garantire al cliente che l’esercizio a cui si sta rivolgendo lavora in modo trasparente.
Questi due fattori sono molto importanti per capire a chi ci stiamo rivolgendo ed evitare inconvenienti.
3. Contratto di compravendita: la conclusione della nostra vendita merita uguale attenzione
Alla fine della transazione il compro oro deve stipulare con il cliente un contratto di compra-vendita, in questa fase è molto importante avere dietro i propri documenti ed accertarsi dell’età della persona che sta stipulando il contratto.
In Italia possono stipulare un contratto le persone di maggiore età, quindi, richiedere un documento di riconoscimento all’esercente che sta stipulando il contratto è buona pratica sia per l’accertamento dell’età che per capire chi è la persona che sta agendo per nome della società proprietaria dell’esercizio.
4. Il momento della fattura e il saldo in denaro: l’attenzione non è mai troppa
La fattura e l’incasso dell’ammontare in denaro rappresentano la conclusione della vendita del vostro oro usato, ma anche qui bisogna fare attenzione per evitare pentimenti successivi.
La fattura, questa è molto importante e deve riportare il peso dell’oro e la quotazione che viene applicata, è uno dei documenti che attestano l’atto di vendita, proprio per questo i valori al suo interno devo essere quelli effettivi.
Il momento del pagamento in denaro, invece, ha delle restrizioni a livello legale, infatti la legge 201/2011 art.12 prevede che il pagamento possa essere fatto in contanti per cifre che non superino i 999,99 euro, al di sopra dei quali è richiesto che il pagamento avvenga tramite bonifico o assegno bancario. Un compro oro che lavora nella piena legalità vi farà presente di questo accorgimento di legge e seguirà le disposizioni legali alla lettera.